giovedì 26 febbraio 2009

Losar De La Vera, Cáceres, Extremadura

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Dopo un piacevole Natale "madrileño" io e Sara decidemmo di metterci in marcia. L' idea era di arrivare al più presto a Cadice, in particolare a El Puerto dove, nelle ore più calde della giornata, avremmo potuto aprofittare del tepore del sole andaluso oltre alla sempre piacevole opportunità, soprattutto per me, di tornare in quella che ormai considero a tutti gli effetti la mia seconda casa. Strada facendo, anche per facilitarci il viaggio, optammo per una sosta intermedia in terra extremeña e ci fermammo a dormire in una casa di proprietà della madre di Sara situata a pochi km. da Losar De La Vera, un paesino della provincia di Cáceres in Extremadura, appunto. Lo chalet, immerso in uno splendido parco naturale gode di una vista e di un paesaggio eccezzionale governato da un particolare microclima che permette e favorisce, nello stesso tempo, la presenza di tipiche piante di bosco e di cactus. Ricchissima anche la fauna locale (come dimostrano ad esempio le foto e i video amatoriali che ho girato con il topino nella piscina prosciugata della casa) integrata dalla presenza di simpatici cangnolini molto affettuosi (di proprietà dei pochi vicini) che non ci hanno mai negato la loro compagnia scortandoci sempre nelle escursioni diurne e nelle passeggiate lungo un incantevole fiumiciattolo dall' acqua cristallina e purissima che, nei periodi più caldi dell' anno deve rappresentare una irresistibile tentazzione a un tuffo rigenerante. I vicini si diceva, sono pochi, molto pochi. Da quelle parti c'è solo la casa di un pastore di nome Ruben e una specie di agriturismo gestito da due ragazzi di Madrid con la passione per la lirica e per la classica al punto che non è difficile udire soprattutto nelle prime ore del mattino le note di dolci arie che rimbalzano da una parte all'altra della vallata e a cui fanno eco come risposta i cinguettii degli uccellini. In questo scenario di pace e serenità, l'idea di dover partire di botto non mi andava per niente e così decidemmo di fermarci qualche giorno in più. In mezzo ci fù l'occasione di celebrare il capodanno nella casa di Ruben il pastore assieme a tutta la sua famiglia e ai due ragazzi dell' agriturismo. Finalmente un capodanno originale e divertente, dove ho avuto la possibilità di mangiare della buonissima carne di capra cotta nel caminetto. Ruben è una persona umile e disponibile, conosce quei posti come il palmo della sua mano, esce tutti i giorni con le sue pecore alle sei della mattina e rientra (almeno in inverno) alle sei della sera. L'unica volta, mi raccontava, in cui ha dovuto abbandonare le sue bestie è stato per il servizio militare. Ma non ha rinunciato al suo mondo, non ha rinunciato alla stretta connessione che legano la sua esistenza e le sue giornate a quelle dei suoi animali, che vede quasi come dei figli e che lo portano a soffrire tantissimo quando, per necessità arriva il momento di doverne sopprimere uno. Un posto incredibile e una esperienza indimenticabile.

Losar De La Vera: album 1


Losar De La Vera: album 2


Losar De La Vera: album 3



Video amatoriali di un topolino extremeño






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